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L’Auriga al CONI

L’Auriga al CONI !!

Cosa ci faceva L’Auriga, al Palazzo delle Federazioni CONI?

Ritirava i premi per il Circuito di Discipline Equestri Integrate ASI     (Sofia, Nicola, Michela, Claudia: bravissimi, come Daniela e Valentina e tutto lo staff).
– Presentava l’edizione del Circuito di Discipline Equestre Integrate ASI 2014 (Cos’è? Guardate qui)).
Cercava, attraverso le parole della presidente, di spiegare che integrazione significa essere diversi e collaborare in quanto tali.
– Presentava la nuova iniziativa ASI – Equitare che porterà nuovi libri in maneggio per conoscere i “cavalli di carta”, tutti da leggere, insieme a quelli da montare.

Tutte le quattro cose insieme.

Sali in sella con l’Auriga

Sali in sella con l’Auriga !!
Volete conoscere il nostro mondo ??
Con Pam e Fise Lazio adesso si può: L’Auriga aderisce alla promozione Sali in Sella !

sella

I titolari di carta Per Te Pam e Panorama potranno regalare ai loro bambini (4-12 anni) un pacchetto di lezioni di equitazione a prezzo speciale.

Un’occasione preziosa per stare insieme al cavallo e per fare la conoscenza con L’Auriga

 Vi aspettiamo… Portate la vostra Carta!

Per informazioni e prenotazioni: 3346723849

Equus

Tim Flach
Equus

equus

Equus è un racconto per immagini, fatto dal fotografo britannico Tim Flach. Il suo primo libro, racconta l’autore nel suo sito (www.timflach.com), certo un libro che viene da lontano, almeno a giudicare dalla varietà di stili e scelte tematiche, che non appaiono mai casuali.

Citazioni pittoriche richiamano i ritratti di Stubbs, giochi di chiaroscuro virano all’optical astratto, il naturalismo paesaggistico cede il passo alla cura anatomica del dettaglio, che decontestualizzato si sublima in segno grafico e simbolo ancora da svelare. Suggestiva la serie di foto dall’embrione al puledro, spettrali i cavalli “in maschera”.

Tutto da vedere, guardare, osservare, digerire. Ricordando, come fa Flach, che Equus è “quella famiglia di animali che va dalla zebra all’asino, ma è soprattutto cavalli”.

In Italia, il libro è edito dall’agenzia fotografica Contrasto.

Contrastobooks, 2008; (fotografia) – Pagine 304, 162 fotografie a colori

La formazione del puledro secondo il metodo naturale

Raimondo d’Inenzo
La formazione del puledro secondo il metodo naturale

puledroFacendo tesoro dei principi del “Sistema naturale di equitazione” di Federigo Caprilli, e integrandoli con le più recenti metodologie di doma etologica, il Maggiore Giuliano Bacco, in servizio presso il Centro Veterinario di Grosseto, ha messo a punto questo metodo di formazione del puledro. Dal 2002 si dedica a tempo pieno alla formazione dei puledri sportivi per l’Esercito Italiano, con eccellenti risultati. La sua esperienza è oggetto anche di seminari per studenti universitari.

In cosa consiste la validità di questo metodo? Nel fatto che non è basato sulla coercizione e tanto meno sulla violenza, ma restituisce dignità al cavallo, riconoscendone le potenzialità e ricercando la sua fiducia e la sua collaborazione.

Il libro, di lettura scorrevole e documentato da numerose illustrazioni a colori, espone con chiarezza tutte le fasi di formazione del puledro, a partire dalla nascita fino ai quattro anni di età, momento in cui può iniziare l’addestramento vero e proprio come cavallo sportivo o da sella. Costituisce una valida guida per privati, maneggi, ma anche veri e propri allevamenti: per tutti coloro che hanno a cuore il benessere del cavallo, oltre alla responsabilità del suo sano sviluppo

[ Edizioni Equitare, 2009;- Pagine 128 – Euro 24,00 ]

Cavalli inutili ?

Roberta Ravello
Cavalli inutili ?

inutili

Questo libro, che inizialmente colpisce per l’ampia galleria fotografica, documenta la condizione dei cavalli abbandonati o diventati “inutili”. Il più delle volte gli equini vengono immessi nel circuito della macellazione, legale o clandestina, in quanto si tratta della soluzione più redditizia. Se però i cavalli provengono dal mondo delle corse e dell’agonismo, ci sono forti probabilità che si tratti di animali trattati farmacologicamente, le cui carni costituiscono un rischio per i consumatori, sia umani che animali.

La Ravello esamina le leggi e le normative vigenti al riguardo, ma espone anche i principi che dovrebbero regolare il rapporto, vecchio di trentamila anni, fra uomo e cavallo, in luogo dello sfruttamento a cui questo animale/compagno è spesso sottoposto. Infine ricorda le varie alternative possibili: oltre alla macellazione esistono il pascolo, l’affido, utilizzi diversi, insomma scelte più umane che tengano conto della dignità e del valore di questo amico dell’uomo.

[ Edizioni Equitare, 2008; Pagine 128 – Euro 14,00 ]

Il dito nella piaga

Gerd Heuschmann
Il dito nella piaga

dito

 

Questo è l’interrogativo che si è posto Gerd Heuschmann, medico veterinario da oltre vent’anni. La sua esperienza professionale e la sua pratica di cavaliere lo hanno convinto che “per malinteso orgoglio o semplicemente per ignoranza, cavalli anche giovani vengono costretti in posture che possono danneggiare fortemente la loro salute”. Si sta dunque battendo perché le pratiche scorrette vengano abolite nel più breve tempo possibile e si ritorni a educare e montare il cavallo in base ai principi dell’equitazione classica.

In questo libro fornisce risposte e offre argomentazioni riguardo a ciò che è “sbagliato” e “giusto” in equitazione. Spiega su quali argomenti poggia la sua critica e perché metodi scorretti nell’insegnamento dell’equitazione abbiano conseguenze gravi sulla salute del cavallo. Analizza le categorie di persone legate al mondo equestre e le responsabilità di ciascuna di esse: cavalieri, allevatori, giudici, pubblico, addestratori e allenatori, associazioni di allevatori e sportive. Introduce le nozioni fondamentali di anatomia e fisiologia, necessarie per comprendere quali siano i movimenti corretti per il cavallo e per il suo addestramento fisiologico.

“Il dito nella piaga”, dal titolo volutamente provocatorio, ha l’obiettivo di scuotere le coscienze di tutti i cavalieri.

[ Edizioni Equitare, 2008; Pagine 144 – Euro 29,00 – a cura di Giuliana Belli, traduzione di Luigi Pacetti ]

Fotofinish

G. Cacciatore V. Gebbia G. Palazzotto
Fotofinish

FotofinishAnimali e bestie, cavalli e uomini. I protagonisti dei tre racconti raccolti da Edizioni Ambiente nel libro “Fotofinish”. Si tratta della rielaborazione narrativa di tre delle migliaia di storie che, raccontate ogni anno dal Rapporto Ecomafia di Legambiente, confluiscono poi nella collana VerdeNero – Storie di Ecomafia.

“Fotofinish” è il secondo volume e racconta il mondo delle corse clandestine in Sicilia: i cavalli sono le prime vittime, destinati come sono a corse senza regole sull’asfalto delle periferie, dopati per andare più veloci e senza sentire dolore o fatica.

E poi ci sono gli uomini: quelli che i cavalli li sfruttano e quelli che dei cavalli si innamorano; la mafia e il resto del mondo, due realtà che condividono lo stesso spazio, spesso sfiorandosi o intimamente intrecciandosi, in un groviglio difficile da sciogliere.

Un cavallo, una storia, la prima è quella di Passione e un ragazzo senza nome, che trova la cavalla in un maneggio cadente e comincia a montarla. L’amore per la cavalla è quello che lo spinge, ma il proprietario del maneggio è implicato nelle corse clandestine e anche se a malincuore porta il ragazzo in gara, quasi a tradimento e nascondendogli la verità sui farmaci somministrati all’animale. Passione non regge, cade e muore. Il ragazzo scompare, “pof, come in una nuvola”. Come un fantasma che solo il proprietario del maneggio ricorderà, cercando di dimenticarlo e di dimenticare, con lui, la propria innocenza di ragazzo, quando anche lui credeva di essere a Camelot, “come nelle favole. Credendoci.” Ma “erano a Palermo. Loro a Palermo vivevano, e non a Camelot. Buttana della miseria” (“Si chiama Passione”, di Giacomo Cacciatore).

Il secondo racconto (“Brutto stronzo amore mio”, di Valentina Gebbia) è il monologo di una donna rivolto al figlio perduto. Un cavallo, Bonzo, regalatogli dal padre e mai montato, perché il regalo era un pretesto per tenere in piedi una storia con l’amante e avere un cavallo da fare correre per i signori di Cosa Nostra. Un giovane, Ciccio, che prima si stupisce del dono e poi ne comprende il senso, finendo col perdere la fiducia nel padre, facciata rispettabile e mani sporche. Il tragico chiarimento finale tra padre e figlio, l’uno colluso e l’altro risvegliato alla coscienza civile, una caduta accidentale che causa la morte di Ciccio, il rimorso che porta il padre al suicidio. Una donna che rimane sola, vestita di nero, tragicamente lucida.
Si chiama Angelo il ragazzo del terzo racconto: un “mongoloide”, un diverso. Angelo ama i cavalli e va spesso a trovare Peppe, nella pensione per cavalli che ospita anche gli animali dei mafiosi. Tollerato con la sua presenza goffa e ingombrante, Angelo diventa un pericolo quando un giorno, arriva alla pensione di Peppe a un’ora inconsueta e vede i boss scambiarsi denaro e medicine per dopare i cavalli. Lì si decide il suo destino: Angelo muore travolto non accidentalmente da un camion, proprio nel giorno in cui in quella pensione ritrova Re Ruggero, il cavallo con il quale aveva costruito un rapporto di amore e fiducia, e che gli era stato rubato. Morirà presto anche Re Ruggero, in una delle tante corse senza ritorno. (“Anche i cavalli sognano?” di Gery Palazzotto).

Federica Marino

[ Ambiente 2007 , Collana Verdenero (narrativa) – Pagine 128 – Euro 10,00 ]

 

Elios un cavallo per amico

Giorgio Manganelli
Elios un cavallo per amico
Se son certo che il cavallo è il mio destino,
non è impossibile che io stesso appartenga al destino del cavallo.
amico

Questo libro non si rivolge solo agli appassionati di equitazione, ma bensì a tutti coloro che credono nei benefici della relazione tra l’uomo e il cavallo. È da poco conosciuta la terapia per mezzo del cavallo, che riesce là dove la psicologia, non arriva. Un cavallo per conoscere te stesso. L’equitazione, non è uno sport come tutti gli altri. Essa è caratterizzata da una relazione tra due esseri viventi, che comunicano tra loro in maniera completamente differente. Questa, li costringe a un approfondimento della conoscenza di se stessi, e a porsi continuamente in ascolto degli altri. Il cavalcare inteso come metodo di comunicazione, di mettersi in relazione e in ascolto, evita di concentrarsi solo su se stessi. Porta l’individuo ad una notevole apertura della mente e ad un bisogno di relazionarsi, che spesso la vita quotidiana, lo porta a dimenticare.

Colui che s’imbatte nella passione equestre, entra in un mondo straordinario, che lo spinge a confrontarsi con se stesso e con gli altri, stimolandolo a migliorare sempre di più, al fine di superare i propri limiti. Inoltre, vedere il cavallo come un compagno e amico, con il quale condividere successi, tensioni e fallimenti, l’accudirlo e il curarlo, conduce l’uomo verso una crescita morale, tramite l’acquisizione di un senso di responsabilità e altruismo, che nella vita gli torneranno molto spesso utili. Non sono in tanti a saper vivere l’arte del cavalcare con questo spirito. Molti considerano il cavallo come una macchina, la quale, appena non funziona più è da gettare via, per averne in cambio, una più funzionale.
Ringrazio particolarmente l’associazione L’Auriga onlus e gli istruttori federali: Nicoletta Angelini, Lucilla Montanari e Geremia Toia, per avermi insegnato a cavalcare, nel rispetto del cavallo. Spero attraverso questo libro di trasmettere la consapevolezza di quanto sia importante amare e rispettare questi stupendi animali, che ci insegnano e ci danno tanto.

[ Collana “I salici” (narrativa) – Pagine 76 – Euro 8,00 ]

Il cavallo a dondolo

G. G. Marquez
Il cavallo a dondolo
La mancanza di comunicazione con i cavalli ha creato arretratezza nell’umanità. Se un giorno vi rimediassimo potremmo fabbricare il centauro.

Questo libro è rivolto in particolare a coloro che ricordano ancora di aver posseduto un cavallo a dondolo e che oggi, a vario titolo, si occupano di fornire sostegno e aiuto a persone che, spesso per cause assai diverse, presentano un disagio evolutivo.
L’immagine del gioco del cavallo a dondolo riflette con semplicità il sapore antico del rapporto tra uomo e cavallo, nel rispetto della dimensione temporale, scandita dal ritmo rassicurante del dondolio. Il tipico movimento oscillatorio risale certamente ad un processo relativo a premesse biologiche essenziali della specie umana e accompagna l’uomo dalla culla alla sedia a dondolo cavallo appartiene all’immaginario infantile e collettivo sino a diventare, nella sua veste simbolica, veicolo di realizzazione di ideali umani come evocato nel mito dell’eroe. Cavallo e cavaliere: entità eterogenee in grado di stabilire tra loro livelli significativi di reciprocità, su un piano verticale che collega tra loro diversità e uguaglianza. Nel rapporto uomo-cavaliere e animale-cavallo vengono messe in atto modalità comunicative complesse, attraverso un linguaggio prevalentemente corporeo; questo contesto relazionale assume un particolare significato se riferito ad un percorso intrapreso da soggetti il cui ambiente (familiare e/o sociale) sia (o sia stato) carente nell’offrire gli spazi e gli strumenti necessari al raggiungimento del controllo della propria vita pulsionale.
La Terapia per Mezzo del Cavallo (T.M.C.), più conosciuta come Ippoterapia, va qualificandosi come intervento terapeutico-riabilitativo sulla base delle soddisfacenti risposte che ha saputo offrire nel campo dell’assistenza e cura di soggetti disabili: oggi è in discussione il suo riconoscimento da parte del Sistema Sanitario Nazionale.
Il libro nasce dall’idea che approfondire le dinamiche affettivo-relazionali sottese al rapporto uomo-cavallo partendo dal riconoscimento del suo carattere arcaico, possa contribuire ad ampliare la conoscenza ben oltre i rigidi confini in cui è isolato l’handicap. Qui gli autori (Vincenzo Padiglione, Antonella Luccardi, Mario Orlandi, Bino J. Gentili, Nicoletta Angelini, Francesco Montefinese, Roberto Altieri, Alessandra Antonangeli, Rita Fantone e Alessandra Menichetti), di eterogenea formazione, propongono degli spunti teorici relativi all’impiego del cavallo. Il libro “Il cavallo a dondolo” (120 pagine, “Lilith Edizioni”), è in vendita presso il nostro Centro.

dondolo

Ippoterapia – Istruzioni per l’uso

Nicoletta Angelini – Federica Marino
IPPOTERAPIA – ISTRUZIONI PER L’USO
Il modello delle Attività Equestri Integrate

Uomo e cavallo, una relazione millenaria che negli ultimi decenni ha assunto nuove forme, che dimostrano non solo la piacevolezza delle frequentazioni “umano-equine”, ma anche la loro utilità, quando l’umano è svantaggiato. Il legame profondo tra uomo e cavallo nasce nell’inconscio, cresce nel simbolo, nella storia e nella cultura e trova un senso nuovo nella cosiddetta ippoterapia: termine ormai di moda per una realtà tanto attuale quanto ancora fluida e ricca di interrogativi. Cos’è? A chi è destinata? Perché il cavallo più di altri animali? Come funziona un maneggio? Quali le garanzie minime per le persone e i cavalli coinvolti nell’ippoterapia? E soprattutto: funziona? In che modo? Perché? La risposta è: sì, funziona, grazie a un semplice ingrediente che è forse possibile rintracciare in queste Istruzioni per l’uso. Tutto in una parola, “relazione”, un concetto qui illustrato da diversi punti di vista, per un approccio globale alla questione, volutamente poliedrico: etologia, psicoanalisi, benessere animale e aspetti gestionali del settore riabilitativo. Una visione “olistica” per una realtà complessa, che prende forma e senso solo nell’integrazione dei più diversi punti di vista.

Questo volume raccoglie le riflessioni e i risultati dell’esperienza più che decennale dell’associazione L’Auriga Onlus. Nata nel 1993 per “favorire, diffondere e praticare tutte le attività al cui centro si ponga in qualsiasi modo il rapporto tra l’uomo e il cavallo”, L’Auriga ha dato vita a un Centro di Attività Equestri Integrate ® in cui si applica quanto qui illustrato, nel rispetto del benessere umano e animale. Colleghi e coterapeuti, uomo e cavallo sono infatti individui diversi ma dotati di pari diritti e dignità e l’uguaglianza nella diversità è alla base delle attività de L’Auriga: una scelta fondante, imprescindibile, faticosa.

[ Edizioni Equitare ]